Il candidato a sindaco di Noi per Lucca, Marco Santi Guerrieri all’attacco dopo le dichiarazioni del sindaco Alessandro Tambellini sull’accoglienza migranti.
TAMBELLINI Incartato come era nelle spire del prefetto Cagliostro – dice – oggi grida al lupo al lupo, prendendosela o meglio scaricando il guaio della tendopoli al nuovo prefetto Maria Laura Simonetti.
La tendopoli della Croce Rossa infatti straborda di “umanità” con oltre duecento presenze che non accennano a calare. Un problemino bello grosso per la città qualora qualcuno degli ospiti iniziasse a “sclerare”, cosa peraltro già successa e prontamente sedata dalle forze dell’ordine o peggio a spargere il vento della rivolta all’interno del campo.
Nel rincarare la dose, Guerrieri entra nel merito: “La città è letteralmente invasa da accattoni, postulanti ,mendicanti, perditempo e furbetti – dice – che rompono le scatole oltre che ai lucchesi anche ai primi gruppetti di turisti che si stanno affacciando in città. Sconcertante che fra le facce dei postulanti se ne ravvisano tante che guarda caso alle 13 se ne vanno a pranzo proprio al refettorio della Croce Rossa in via delle Tagliate”. “Gli sbagli si pagano – dice Santi Guerrieri – e l’ultimatum lanciato dal Sindaco è una presa di giro nei confronti della cittadinanza, in quanto oltre alla Tendopoli della Croce Rossa c’è anche il campo nomadi di via della Scogliera che si è nuovamente ben rimpinzato di nuovi arrivi nell’area di sosta comunale del capoluogo, senza che nessuno se ne sia minimamente preoccupato. Eppure proprio Tambellini aveva fatto sfoggio al vasto pubblico anche dell’operato svolto dai “custodi” responsabili del campo nomadi delle Tagliate, che ricordiamo nominati dallo stesso sindaco per il controllo e la pulizia dello stesso. Un ennesimo fallimento quello, che si accoda ai precedenti e che va a sanarsi unicamente con le migliaia di euro prelevati dalle tasche dei contribuenti per le pulizie autunnali e primaverili dell’immondezzaio, fiore all’occhiello della giunta lucchese in quel di via delle Tagliate”.
“Deleterio per la città – conclude – sarebbe il ripetere l’esperienza di essere guidata da questa sinistra imbarazzante anche per se stessa. Faccio notare che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Tutta la Sinistra compresa la compagine renziana che, pur declinando responsabilità e coinvolgimenti tout court circa le scelte “umanitarie” di Tambellini, ha fatto il peggio del peggio “tollerando” e promettendo mari e monti, ad iniziare dalle opere infrastrutturali cittadine in primis il nuovo ponte sul Serchio che non si farà mai”.
Marco Santi Guerrieri , candidato a Sindaco
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