Pubblicato il 28 gennaio 2014 da Marco Santi Guerrieri
Alcuni di questi sono molto simili tra di loro ed emerge quindi l’intenzione dell’attuale gruppo dirigente, oltre che della base che si è espressa sulla Rete. Importante è la presenza in tutti questi della storica fiamma tricolore, delle sette proposte in campo, infatti, non ce n’è una che sia priva di una raffigurazione della fiamma.
La soluzione più classica è quella che riprende il vecchio simbolo aennino. In alto, al posto di Alleanza Nazionale, è stato messo il nome “Fratelli d’Italia”. Un’altra soluzione proposta è quella di mettere il famoso nodo, simbolo del partito della Meloni e di Crosetto, e collocare al centro la fiamma. Gli altri sono tutti molto simili ai primi due.
Si differenziano solamente due loghi. Uno che sembra una variante del logo 3D visto prima, che scrive il nome riducendo al minimo le maiuscole, inserisce la dicitura “Alleanza nazionale” su una fascia grigia al di sotto del semicerchio blu. La modifica più rilevante, però, riguarda la fiamma, sempre piazzata nella parte inferiore bianca: non viene proposta infatti nella versione tradizionale, ma in una che ricorda quella del Progetto Nazionale di Puschiavo.
L’ultima versione, invece, è quella più “innovativa”: il fondo, infatti, è tutto blu, sempre con un sentore tridimensionale, a giudicare dalle sfumature che danno l’idea di un fondo curvo e lucido. La scritta “Alleanza nazionale” è traforata su una striscia bianca, posizionata a metà del cerchio: in alto resta il nome in carattere bastone, bianco ombreggiato, mentre al di sotto c’è una fiamma tricolore di forma del tutto diversa, con tre “onde” a dare l’impressione delle vampe. Indubbiamente appare la soluzione più ardita ma difficilmente verrà scelta. Sicuramente dal prossimo febbraio la fiamma tornerà.